Sempre più responsabili

Il Decreto Legislativo n. 231 del 8 giugno 2001 ha introdotto nel nostro ordinamento un regime di “responsabilità amministrativa” a carico delle società per taluni reati commessi da amministratori, dirigenti e dipendenti nell’interesse o a vantaggio delle società stesse.

In osservanza alla norma e nel perseguimento della conduzione degli affari e della gestione delle attività aziendali sulla base dei valori di efficienza, correttezza e lealtà, il Consiglio di Amministrazione di Tecnocap S.p.A., terzo produttore mondiale di Chiusure Metalliche, ha adottato il “modello di organizzazione, gestione e controllo” ai sensi del citato Decreto.

Il Modello Organizzativo ha lo scopo di costruire un sistema strutturato e organico di principi guida, procedure operative e altri presidi specifici, ispirato a criteri di sana gestione aziendale e volto, tra l’altro, a prevenire la commissione di reati previsti dal Decreto.

Sebbene l’adozione di un modello organizzativo costituisca una “facoltà” della società e non un obbligo, Tecnocap ha deciso di adottare un proprio Modello in quanto consapevole che tale sistema rappresenti un’opportunità per rafforzare la sua Corporate Governance.

Nella medesima riunione del 21 novembre 2016 il Consiglio di Amministrazione della Tecnocap S.p.A, oltre al modello organizzativo, ha adottato il Codice Etico, impegnandosi nell’attuazione di una completa impostazione CSR (Corporate Social Responsibility) attraverso i principali fattori etici ESG (Environmental Social Governance). Il Consiglio ha affidato ad un Organismo di Vigilanza esterno il compito di sorvegliare l’osservanza delle prescrizioni del Modello Organizzativo, verificare la loro reale efficacia e valutare la necessità di eventuali aggiornamenti.

Tutti i componenti dell’Organo di Vigilanza sono dotati dei necessari requisiti di onorabilità, professionalità, autonomia e indipendenza e svolgono le funzioni ad esso attribuite garantendo la necessaria continuità di azione.

La predisposizione del modello è stata affidata agli studi legali CBSL & Partners e RPc penalisti consulting, con gli avv.ti Carmine Buoninconti, Daniela Rocchi e Luigi Cesaro.

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