Il packaging metallico Tecnocap ottiene un finanziamento green di 8 mln euro da Intesa Sanpaolo. Sarà impiegato per progetti di economia circolare

Tecnocap, terzo produttore mondiale di chiusure metalliche (tappi) e macchine capsulatrici per il confezionamento sottovuoto di alimenti e bevande nonché produttore globale di bottiglie e bombole aerosol in alluminio, partecipato da Simest (Gruppo Cdp), ha incassato un finanziamento green da 8 milioni di euro da Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa).

Il prestito erogato è a valere sul plafond di 6 miliardi che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha destinato allo sviluppo dell’economia circolare, per la quale la direzione regionale Campania, Calabria e Sicilia ha già sostenuto circa 20 progetti, erogando oltre 30 milioni di euro. Il plafond era inizialmente da 5 miliardi, poi nell’ottobre 2020 era stato esteso alla rete UBI, aggiungendo un ulteriore miliardo (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo di BeBeez)

La linea di credito, della durata di cinque anni, caratterizzata da un meccanismo di pricing legato al raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità e circolarità, sarà utilizzata da Tecnocap per realizzare investimenti in tecnologie, sistemi e processi produttivi e per sostenere attività di ricerca e innovazione. L’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni di gas serra e gli impatti ambientali dei prodotti, oltre a sviluppare soluzioni innovative per la gestione di materie prime, energia, rifiuti e acqua. L’operazione, perfezionata dalla Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo con il supporto del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, è destinata a supportare il programma di innovazione circolare previsto dal piano industriale del Gruppo Tecnocap. L’intervento rientra nel più ampio piano per garantire supporto agli investimenti legati al PNRR.

Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Economia circolare, sostenibilità ambientale e crescita dimensionale sono elementi su cui il nostro gruppo fa leva da sempre per lo sviluppo delle imprese. Il finanziamento di otto milioni di euro in favore dell’azienda campana Tecnocap, va proprio in questa direzione”.

Michelangelo Morlicchio, ceo di Tecnocap, ha spiegato: “Il finanziamento di Intesa Sanpaolo si inserisce in un’operazione più ampia che ha visto il coinvolgimento di un primario investitore istituzionale (italiano, ulteriori dettagli sull’operazione saranno diffusi a settimane, secondo quanto risulta a BeBeez) ed è un esempio concreto di finanza alternativa e sostenibile mirato alla realizzazione di investimenti produttivi mirati all’economia circolare. Gli imballaggi in metallo, riciclabili all’infinito, rappresentano un’icona di circolarità e ci pongono in una posizione ideale per abbracciare questa grande transizione. Dopo un’intensa fase di espansione globale, culminata con la joint venture in India, strategica per tutto il Medio Oriente, puntiamo a consolidare un modello di business fondato su innovazione e sostenibilità in cui i nostri obiettivi ed impegni ESG si integrano con i target economico-finanziari”.

Fondata in Italia nel 1993 da Michelangelo Morlicchio, Tecnocap realizza all’estero oltre il 75% del giro d’affari tra Europa e Nord America. Tecnocap conta di fatturare quest’anno a livello consolidato più di 220 milioni di euro tramite nove siti produttivi, tre centri di Ricerca e Sviluppo e oltre 1.100 addetti.

L’azienda è certificata dal programma Elite di Borsa Italiana e questo le ha permesso nel dicembre 2017 di partecipare al primo Elite Basket Bond: una cartolarizzazione di minibond con caratteristiche simili emessi contemporaneamente da società appartenenti alla community di Elite. Il bond aveva una dimensione complessiva di 122 milioni di euro e comprendeva 10 emittenti (si veda altro articolo di BeBeez). Tecnocap ha inoltre in scadenza a dicembre  un altro minibond da 4 milioni di euro, quotato sull’ExtraMot nel dicembre 2015 (si veda altro articolo di BeBeez) e sottoscritto dall’allora Pioneer Investments (incorporata in Amundi dal primo gennaio 2018).

Inoltre nel marzo 2020 Tecnocap, come accennato in precedenza, è sbarcata in India, grazie a di Tecnocap Oriental Pvt. Ltd., la joint venture con il gruppo industriale locale Oricon Enterprises ltd, crasi di Oriental Container, gruppo quotato alla Borsa di Mumbai (si veda altro articolo di BeBeez), di cui Tecnocap controllava il 75%, per sviluppare il business delle Capsule Twist, impiegate per il packaging alimentare del partner indiano, che deteneva il restante 25% della società. Usiamo l’imperfetto perché Simest lo scorso luglio ha investito in Tecnocap  2,7 milioni di euro, la metà in cambio di una quota del 20% appunto della jv con Oricon e il resto come finanziamento soci (si veda altro articolo di BeBeez). Anche Oricon Oriental è basata a Mumbai.

Tecnocap già pubblica il bilancio di sostenibilità, misura gli impatti ambientali attraverso il metodo LCA e utilizza la certificazione internazionale EPD (Environmental Product Declaration) per comunicare le performance di sostenibilità delle sue soluzioni di imballaggio in metallo. L’azienda si sta inoltre preparando a ottenere il rating ESG oltre all’Assurance del bilancio di sostenibilità, proseguendo convintamente nel proprio percorso di crescita sostenibile con l’obiettivo di divenire in pochi anni società benefit ad impatto positivo con certificazione B-Corp.

Sempre a valere sul plafond da 6 miliardi per la circular economy stanziato da Intesa Sanpaolo, pochi giorni fa  Sintesi e Ricerca (SER), società torinese leader a livello europeo nella produzione di cere industriali, ha ottenuto un finanziamento da 42 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre lo scorso maggio LU-VE Group, multinazionale varesina quotata sul MTA di Piazza Affari e tra i principali costruttori mondiali di scambiatori di calore, aveva ottenuto un prestito da 25 milioni sempre sul medesimo plafond (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente, LU-VE aveva incassato altri 30 milioni di euro nella forma di Sustainable Loan (S-Loan) finalizzato a sostenere il capitale circolante e i piani di sviluppo dell’azienda incentrati su nuovi programmi ESG (Environmental, Social, Governance) già strategici per la società.

 

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